Mamma Orsa, la Dea Madre. L’Abbraccio Primordiale della Madre Cosmica

Immagine: Nel mito, il principe Troiano Paride, figlio di Priamo ed Ecuba, fu abbandonato sul Monte Ida a causa di una profezia che lo indicava come causa della rovina di Troia. In queste narrazioni, un’Orsa lo trovò e lo allattò, salvandolo.​ Un’illustrazione che rappresenta questo episodio è stata realizzata dall’artista Damaride Marangelli. L’immagine mostra un’orsa che si prende cura del piccolo Paride nel suo cesto.
Nel grembo delle ere perdute, quando la parola era canto e la terra ancora parlava agli uomini, si ergeva un’icona potente: la Mamma Orsa. Archetipo sacro, incarnazione terrena della Dea Madre, essa vegliava come sentinella silenziosa sul confine tra il visibile e l’invisibile, tra la carne e lo spirito, tra il nascere e il morire.
In ogni cultura che ha preservato il linguaggio della Terra, l’Orsa è colei che nutre, protegge, guarisce. È la Madre nella sua veste animale, feroce e amorevole, custode degli antichi misteri della vita ciclica.
🌕 1. L’Orsa: Manifestazione Totemica della Grande Madre
Selvaggia e protettrice, l’Orsa è femmina sacra, spirito che incarna la forza generativa e distruttrice della Natura. Dorme nelle profondità della Terra, culla cosmica, e da lì partorisce nel buio invernale, come la Dea partorisce gli universi dal suo ventre di silenzio.
Il suo risveglio in primavera è rito di rinascita, ritorno alla luce. Il letargo è la morte sacra, la caverna è l’utero, la vita che si rinnova. Sognarla, incontrarla, onorarla: è ricevere la benedizione delle Madri Arcaiche.
🌀 2. L’Orsa nello Sciamanesimo: La Maestra dei Passaggi
Dall’Eurasia alle terre amerindie, l’Orsa guida gli sciamani. È spirito ancestrale, totem di donne medicina e custodi del sapere ciclico. Chi assume la sua forma nei viaggi spirituali, indossa la pelle dell’archetipo materno: guarisce, protegge, accompagna tra i mondi.
La sua grotta è tempio: luogo di morte iniziatica e rinascita, grembo cosmico dove l’anima si trasforma. In molte culture, l’Orsa è madre originaria dell’umanità , ponte tra umano e divino, animale e stellare.
🌌 3. Orsa Maggiore: La Madre del Cielo
Nel firmamento antico, la costellazione dell’Orsa Maggiore danza attorno alla stella polare come una Madre che veglia sul fuoco dell’origine. Per i popoli paleolitici, era la guida nel buio, l’Axis Mundi, l’ombelico del cosmo. Lì dimora la Madre Celeste, specchio astrale della Madre Terrena.
Terra e Cielo si riflettono: Mamma Orsa è una, ma bifronte — Madre del basso e del sopra, del sangue e della stella.
🔥 4. Il Culto Matriarcale e la Maternità Ursina
Le grotte del Paleolitico custodiscono pitture e resti di orsi accanto a simboli uterini. Lì, nell’oscurità sacra, si celebrava la fertilità , la morte, la rinascita. Alcuni miti siberiani narrano che l’uomo sia nato dall’orsa — non come metafora, ma come realtà mitopoietica: la Donna-Orsa è la madre dell’umanità .
Così, la Grande Madre si fa orsa, e il suo corpo si fa caverna, grembo e sepolcro, casa e ritorno.
💠5. Il Mistero Esoterico della Mamma Orsa
Aspetto Significato Esoterico
Grembo della Terra Fonte generativa, luogo di trasformazione
Letargo e risveglio Ciclo di morte iniziatica e rinascita divina
Forza e dolcezza Unione degli opposti sacri del Femminile
Orsa Maggiore Madre cosmica, guida della notte universale
Grotta dell’Orsa Tempio della coscienza interiore
Mamma Orsa è la Madre Totale: arcaica e futura, tenera e implacabile, terrestre e siderale. È la Dea che non parla, ma nutre. Che non giudica, ma abbraccia. Che non punisce, ma trasmuta.
🌈 Conclusione: L’Orsa come Manifestazione della Madre dell’Uno
Se la Dottrina dell’Uno insegna che tutto nasce da un Principio Femminile invisibile — l’Etere Sacro, la Madre Inconoscibile — allora l’Orsa è il suo volto visibile, corporeo, tangibile. È la forma in cui la Madre dell’Uno scende nella materia per guidare, guarire, ricordare.
Quando l’umanità dimentica il grembo che l’ha generata, l’Orsa si risveglia. E torna — nei sogni, nei cieli, nei canti — per restituire l’equilibrio. Perché è nella sua zampa, non nella spada, il vero potere della protezione sacra.