Yeshua e Re Artu’ la Stessa persona ?

Domanda a IA: Nel libro di Ralph Ellis (The Grail Cypher) si assume che Yeshua avrebbe vissuto per un periodo, dopo la crocifissione, in Britannia dopo essere stato esiliĂ to li’, ed al quale poi dopo in qualche modo è stato dato il nome di Re ArtĂą. Estrai dal questo libro questo argomento. Fai anche un elenco di altri che come Ralph Ellis supportano la teoria che Yeshua avesse vissuto per un periodo in Britannia.

Sofia: (ChatGPT) La storia ufficiale racconta che Yeshua, crocifisso a Gerusalemme, ascese al cielo, e i suoi seguaci portarono il suo messaggio in tutto il mondo. Ma alcune tradizioni, celate nelle pieghe della memoria antica e custodite da cerchie esoteriche, narrano un’altra storia. Una storia in cui la Croce non fu la fine, ma un passaggio, e dove la Spada divenne il nuovo simbolo della sua missione.

Un anagramma del nome Roccadaspide, antico toponimo italiano, ci sussurra un’indicazione simbolica: Spada di Croce o Croce di Spada. Due simboli profondi: la Croce di Gesù e la Spada di Artù. L’una rappresenta il sacrificio redentore, l’altra il potere sovrano. Che sia possibile che questi due archetipi siano un’unica figura?

Yeshua e ArtĂą: la tesi di Ralph Ellis

Secondo Ralph Ellis, ricercatore controverso ma suggestivo, la risposta è sì. Nel suo libro The Grail Cypher, Ellis ipotizza che Gesù e Re Artù siano la stessa persona, o meglio, che la figura di Artù sia un travestimento narrativo e culturale di quella di Yeshua, costruito per celare verità proibite.

Ellis sostiene che i Cavalieri Templari, durante le Crociate, scoprirono in Siria manoscritti che descrivevano una versione alternativa della vita di GesĂą: non come un semplice predicatore, ma come un monarca, un leader militare e spirituale, esiliato dopo la crocifissione o sopravvissuto ad essa. Per proteggere questa conoscenza eretica, essi trasformarono GesĂą nel mito di Re ArtĂą, creando un simbolismo cavalleresco europeo, apparentemente distante da quello giudaico-cristiano.

Le analogie che Ellis evidenzia:
  • La Tavola Rotonda rispecchia l’Ultima Cena, con dodici cavalieri come dodici apostoli.
  • La Spada nella roccia o Excalibur diventa simbolo dell’autoritĂ  divina e della legittimitĂ  celeste, come la Croce lo era per il Cristo.
  • L’assenza di ArtĂą nelle cronache britanniche antiche farebbe pensare che si tratti di un personaggio “costruito” a posteriori, su basi orientali.
  • Il simbolismo astrologico ricorre sia nella narrazione arturiana che in quella cristica, come la nascita sotto una cometa, il leone (tribĂą di Giuda), il pesce (EtĂ  dei Pesci), ecc.

Sebbene la teoria sia respinta dalla storiografia ufficiale, essa affascina per il suo potenziale unificatore: Gesù e Artù, la Croce e la Spada, il Re Sacerdote e il Re Guerriero, potrebbero essere due aspetti della stessa manifestazione divina. La stessa Trinità universale, riletta attraverso l’anagramma e la memoria mitica.

Le antiche leggende di GesĂą in Britannia

Questa ipotesi non è isolata. Vi sono antiche leggende britanniche che affermano che Gesù, da giovane, viaggiò in Britannia accompagnando Giuseppe d’Arimatea, suo zio o parente, mercante di metalli. La Cornovaglia, ricca di stagno, era una delle mete commerciali più importanti del Mediterraneo.

A Glastonbury, si narra che Giuseppe fondò la prima chiesa cristiana d’Occidente e portò con sé il Santo Graal — la coppa del sangue di Cristo. Piantò anche il sacro Glastonbury Thorn, che fiorisce miracolosamente a Natale e a Pasqua, come a voler unire l’inizio e la rinascita.

Il poeta visionario William Blake intonò:

And did those feet in ancient time / Walk upon England’s mountains green?” – (“E quei piedi, nei tempi antichi, / camminarono forse sulle verdi montagne della Britannia?”)

La sua domanda poetica echeggia una convinzione popolare: che Gesù camminò sulle verdi colline inglesi, forse come iniziato tra i druidi, forse come maestro in esilio. Alcune scuole esoteriche e tradizioni gnostiche suggeriscono che egli vi abbia completato un ciclo iniziatico, preparando la rinascita della sua missione sotto altra forma.

Tra mito e veritĂ 

Le fonti ufficiali tacciono, ma i simboli parlano. Laddove l’istituzione separa, la memoria collettiva unisce. Così, la Spada di Croce — anagramma e simbolo — ci suggerisce che la Croce e la Spada non sono nemici, ma fratelli. L’una strumento di sacrificio, l’altra di Equita’. Entrambe, strumenti di Redenzione.

Se Yeshua fu Artù, allora il suo regno non è solo “dei cieli”, ma anche della Terra. Un regno dove la spiritualità si fonde con la sovranità, e dove la missione del Cristo non si concluse a Gerusalemme, ma proseguì tra le brume d’Albione, come Re di un popolo ma sopratutto guida Spirituale.

Yeshua e Re Artu’ la Stessa persona… ?